Di notte è molto strano

Mi chiamo Ruggero Scarfieri e faccio la comparsa, o meglio facevo la comparsa negli studi televisivi.

Adesso gli studi televisivi li hanno chiusi tutti per colpa d’un virus ignoto giunto da altrove. 

Ho conosciuto mia moglie in uno studio televisivo, anche lei comparsa. Ci siamo guardati e innamorati nel momento preciso in cui un presentatore americano ha introdotto una cantante emiliana. E da lì è partito tutto. Anche la scelta di condividere lo stesso tetto. 

Poi un giorno ho tradito mia moglie. Come può tradire una comparsa vi chiederete? In che modo può essere fedifraga una figura iniqua e tutto sommato di sfondo come la comparsa? La risposta è che noi comparse tradiamo come tutti gli altri.

Poi siamo tutti comparse nell’esistenza, non si può essere che comparse fino a che non si spegne la corta candela della vita. 

Ma di notte è molto strano, il fuoco d’un cerino ti sembra il sole che non hai. 

Io glielo ho confessato, ho confessato a mia moglie che l’ho tradita. Lei s’è incazzata, è uscita di casa, con la peste che impazza.

E adesso come se non bastasse sotto un cielo d’acciaio, è tenuta sotto scacco da un coltello che vuole tutto. Riusciamo a mettere in fuga il malvivente. Poi la prendo, le strappo la mascherina e ci sciogliamo in un lungo bacio. 

Non c’è la luna a guardare ma l’insegna intermittente di una farmacia. Il bacio come sutura contro la paura. Poi di colpo la musica sale, appare il presentatore che ci ha fatto incontrare e anche la cantante.

Dissolvenza. L’amore è ritrovato. L’amore sempre, su tutto, soprattutto sulla paura d’una peste tiranna che torchia le esistenze.

Il bacio la nostra barricata, la nostra barriera: la dichiarazione d’indipendenza, il nostro quattro luglio. 

L’amore, il furore coi fuochi artificiali.

 

 

12-10-2020 | 11:07