Gustavo Marchesi

Il Trovatore
Gustavo Marchesi
Come all’interno di una macchina del tempo Gustavo Marchesi, scrittore e musicologo, ci accompagna a riscoprire un secolo importante come l’Ottocento attraverso i suoi grandi interpreti, da Giuseppe Verdi ad Alessandro Manzoni, e tutti quegli autori che hanno aperto le porte alla modernità.

Una figura biblica, grandiosa

Queste le parole che proferì Ildebrando Pizzetti, uno dei maggiori compositori nel panorama europeo novecentesco, quando nell'ottobre del 1900, da studente, andò a Sant'Agata con il Conservatorio e si trovò di fronte Giuseppe Verdi. E poi ne scrisse: "Io non so dire cosa abbia sentito in quel momento; mi è parso di dover piangere, di dover gridare con tutte le mie forze un inno di ammirazione". Gustavo Marchesi ci racconta chi era Pizzetti.

05-11-2020 | 00:07

In mezzo scorre il Fiume

“Mio caro Maestro, mio grande amico, venga a Fiume d'Italia, se può. È qui oggi la più risonante aria del mondo. L'anima del popolo è sinfoniale come la Sua Orchestra”. Gabriele D'Annunzio, con queste parole, invitò Arturo Toscanini a Fiume, per un concerto. E il Maestro decise di andare. Il nuovo racconto storico di Gustavo Marchesi.

22-09-2020 | 18:00

Musica e Panama, maestro!

Mario Medici è stato un grande musicologo. Nato cento anni dopo Giuseppe Verdi, che è stato oggetto dei suoi studi.. Aveva i suoi gusti, è chiaro, non li nascondeva, e suscitava battibecchi tra i lettori, il segno del successo: “Mario Medici ha criticato una protegée degli Agnelli! Sembra che l’avucat abbia telefonato al direttore…”. Ecco chi era. Raccontato da Gustavo Marchesi.

15-06-2020 | 15:09

"Grazie, Toscanini!"

A Parma la prima seria incursione aerea dei liberators avvenne il 25 aprile del ‘44, a mezzogiorno. Quindici quadrimotori sganciarono sul centro della città un centinaio di bombe. Colpiti numerosi quartieri, di qua e di là dal torrente.112 i morti, 147 i feriti. La Gazzetta di Parma, allora fascistizzata, giudicò l’accaduto un’aggressione disumana, aggiungendo uno stelloncino astioso, dal titolo: "Grazie, Toscanini!".

02-06-2020 | 10:54

Arrigo che amava negarsi

Nel dicembre del 1908, durante l’inaugurazione della nuova sala dei concerti al Conservatorio di Milano, gli si presentò un tale: “Ho l’onore di parlare con Arrigo Boito?”-“No, lei si sbaglia, mi succede spesso di essere scambiato per Boito perché gli assomiglio moltissimo, ma non sono Arrigo Boito”. Uno dei suoi trucchi per negarsi. Ecco chi era Arrigo Boito, uno dei massimi librettisti d'opera di ogni tempo. Nel pregiato pezzo di Gustavo Marchesi.

27-05-2020 | 18:17

L'enigmatico Falstaff

Il Falstaff di Verdi è un'opera enigmatica, con un protagonista altrettanto enigmatico. Un uomo in declino ma giocoso, cha ama la vita. Perché, in fondo, "tutto nel mondo è burla".

Torniamo all'antico, sarà un progresso!

Giuseppe Verdi era, come disse Cavour, una personalità di rilievo europeo. E aveva un concetto tutto suo di modernità. Partendo dalla musica. (Alcune immagini sono tratte da Verdi, di Francesco Barilli)

Un gusto cosmopolita

Giuseppe Verdi era un uomo di mondo. Aveva gusti raffinati e senza confini. Andiamo a tavola con lui.

L'insalata era nell'orto

Giuseppe Verdi non era solo un grande uomo di teatro. Aveva tantissimi interessi. Alcuni inaspettati.

Quando Carlo si scoprì tenore

Alcuni giorni fa se ne è andato uno dei più grandi tenori della storia: Carlo Bergonzi. Nato a pochi chilometri da Busseto, la sua vita di cantante d'opera inizia presto. A sedici anni assiste al "Trovatore" e il giorno dopo lo trovano con una padella in testa che intona "Di quella pira". Da quel giorno inizia un successo planetario. Gustavo Marchesi ricorda il "tenore verdiano del secolo".

29-07-2014 | 17:34

Il Maestro è nell'anima (e nei luoghi)

Bicentenario Verdiano. Che rapporto aveva Giuseppe Verdi con i luoghi della sua infanzia. Li amava o li odiava? Ai posteri la difficile sentenza.

La complessità di Richard Wagner

Il 2013 è stato il bicentenario dalla nascita di due geni assoluti: Giuseppe Verdi e Richard Wagner. Che rapporto c'era tra i due? Quali erano le differenze? Ce lo spiega il professor Marchesi.

Le cinque giornate di Verdi

Continua il lungo viaggio di Gustavo Marchesi alla scopereta della complessa personalità di Giuseppe Verdi. Oggi parliamo di moti risorgimentali. E della vita politica del Maestro.

La fedeltà dell'interprete

Riflettendo su Giuseppe Verdi e sull'interpretazione musicale Gustavo Marchesi ricorda il lavoro del direttore d'orchestra. E la figura di Arturo Toscanini. 

Alla ricerca della voce infernale

Giuseppe Verdi era convinto del fatto che fossero i cantanti i veri dominatori dell'opera. Ma non li sceglieva solo bravi e dotati. Li voleva speciali...

Il cigno che ha paura dell'acqua

Giuseppe Verdi, da adolescente, cadde in un fosso e restò traumatizzato dall'acqua. Storia di un'Aida mancata. Per colpa del mare (con alcune immagini tratte da Verdi, di Francesco Barilli).