Libro

La Cosa di Wallace

Pietro Iannibelli

A pagina 830 e seguenti del fantasmagorico Infinite Jest, David Foster Wallace ci introduce a due distinte tipologie di depressione, la melanconia semplice, o anedonia, e la depressione clinica, o disforia unipolare, che nel romanzo chiama “La Cosa”. Ecco cos'è.

14-12-2019 | 16:18

Fondamenta degli incurabili

Iosif Brodskij. Figlio d’ebrei, vittima di persecuzioni comuniste, di costrizioni in ospedali psichiatrici o direttamente spedito ai lavori forzati; quindi esule, pur insofferente al vittimismo, caso a parte come tutti i poeti, libero d’emigrare grazie alle pressioni esercitate da Anna Achmatov e in seguito dall’attivismo di Jean-Paul Sartre. Insomma, una di quelle vite straordinarie del ‘900, irrigate d’inchiostro faticoso.

25-09-2018 | 14:53

La grande sbronza

“L’arte nel cesso. Da Duchamp a Cattelan, ascesa e declino dell’arte contemporanea” di Francesco Bonami è un volume agile, dal tono colloquiale e dal sapore vagamente ironico, infarcito di similitudini calcistiche e giovanilismi linguistici destinati ad accattivarsi le simpatie del pubblico meno esigente e più numeroso. Didi Bozzini ci racconta di cosa parla. E di cosa ha deciso di fare una volta letta l'ultima pagina.

20-08-2017 | 23:19

La libertà è cosa per pochi

A pagina 104 di "Vacche amiche - autobiografia non autorizzata" di Aldo Busi, con tutta probabilità, c'è il nucleo dell'etica dello scrittore. Una pagina della letteratura italiana tanto più significativa quanto essa appare in un momento nel quale gli intellettuali e gli artisti hanno cessato di esercitare una qualunque azione critica sulla vita pubblica e si autocensurano, sono censurati o si mostrano solo per promuovere timidamente i loro prodotti.

19-02-2017 | 18:26

Trevor, la scrittura come story-telling

Autore prolifico e pluripremiato William Trevor, scomparso alcuni giorni fa, rappresenta una delle voci più significative della letteratura irlandese contemporanea. Non amava definirsi “scrittore” e preferiva descriversi come “story-teller”, un narratore di storie. E James Joyce sembrava essere una presenza costante nei suoi scritti.

26-11-2016 | 10:11

A proposito di Nabokov

Parlare di Lolita è sempre pericoloso, sotto tanti punti di vista: si rischia di dire le solite banalità, di incorrere nei tradizionali clichés, fino a trasformare un capolavoro in un ammasso di interpretazioni idiote. Proprio per questo motivo fu Nabokov stesso che si sentì quasi in dovere di fare chiarezza sulla sua opera, massacrando con amabile ironia tutti i suoi pseudo-carnefici.

06-11-2016 | 17:38

Alla morte bisogna arrivarci vivi

"L'altra mammella delle vacche amiche" (Marsilio) è il titolo dell'ultimo libro di Aldo Busi. Un libro da leggere per tanti motivi. Primo perché Busi è uno dei più grandi scrittori viventi. Secondo perché viviamo nella società dell’immagine, e, come scrive lui, “una civiltà costruita sull’immagine che soppianta la parola scritta o è una civiltà interrotta o una estinta”. Terzo perché la qualità di questa scrittura ha pochi eguali nel mondo.

27-12-2015 | 16:40

Il club dei mangiatori di hascisc

“Questo vi sarà detratto dalla vostra porzione di paradiso, mi disse tendendomi la dose che mi spettava”. Nelle prime pagine di "Il Club dei mangiatori di hascisc" Théophile Gautier inizia così ad incidere, incastonare e cesellare la propria misteriosa esperienza in un vecchio edificio parigino sull’isola di Saint Louis: l’hotel Pidoman. Gautier, importante esponente culturale del mondo artistico francese dell’Ottocento, al quale Charles Baudelaire ha dedicato Les Fleurs du mal, rimane comunque un personaggio difficilmente classificabile.

06-08-2015 | 01:06

La colpa è tutta di Ryan Mendoza

Nome irlandese, cognome ispanico, figlio di Miss Pennsylvania e di uno scrittore che ha conosciuto il successo come biografo delle celebrità, Ryan Mendoza è nato a New York agli inizi degli anni ’70. Oggi vive tra Napoli e Berlino ed è un pittore noto al pubblico dell’arte contemporanea per avere esposto nelle migliori gallerie d’Europa, da Londra a Parigi, in Germania e in Italia. Nel corso degli ultimi due anni le sue mostre si sono fatte più rare perché ha deciso di dedicarsi alla scrittura di un libro, recentemente pubblicato da Bompiani col titolo "Tutto è mio".

10-07-2015 | 14:53

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