Libri

La lucida follia di Guido

Guido Morselli non trovò mai pubblicazione in vita. Così, dopo l’ennesimo rifiuto assaporò il privilegio del niente, che prese la forma di una Browning 7.65 rivolta contro di sé. Romanziere senz’anima, a tratti criptico, autoreferenziale nell’eruditismo meno compromissorio coi gusti di un sistema culturale di pacche sulle spalle e di amici degli amici - soppesarono quei porporati.

02-07-2019 | 08:45

Cosa pensava Virginia Woolf di Joyce?

Spesso accostati per la simile ricerca in ambito letterario e per le tematiche di vita interiore affrontate, James Joyce e Virginia Woolf sono anche spesso visti come “antagonisti” e considerati estremamente diversi nonostante le evidenti somiglianze. I coniugi Woolf sono stati stigmatizzati per non aver pubblicato Ulisse (lettura di “difficoltà invalicabile”) e Virginia scrisse spesso commenti molto negativi su Joyce, definendolo, tra l’altro, un “nauseabondo studente universitario che si gratta i brufoli”. Tuttavia...

16-12-2017 | 17:43

La vita nell'abbecedario

“Il romanzo è l’unico genere letterario in divenire e ancora incompiuto”. Così profetizzava molti anni fa – eravamo ancora nel “secolo breve” - un grande studioso come Michail Bachtin. Ora, la pregevole originalità dell’esperimento letterario di Tito Pioli, libraio antiquario che da tempo ha aperto anche un vivace blog letterario, sembra offrirne una nuova, sorprendente conferma. Titolo: "Alfabeto mondo".

01-01-2016 | 22:39

Se questo (Ulisse) è un uomo

Che cos’hanno in comune Omero, Orazio, Dante, Joyce, Levi, Tennyson, Pascoli, D’Annunzio, Saba, Pavese? Sono tutti autori che non hanno potuto fare a meno di confrontarsi con la figura di Ulisse, l’eroe versatile per definizione. Il guerriero più intelligente che ardimentoso, dalle molte astuzie, il viaggiatore per eccellenza, mai pago di cercare nuovi orizzonti, il bugiardo creativo, che talora mente senza motivo, come rilevano i versi omerici. L’uomo con le sue debolezze: umano, troppo umano nei suoi difetti.

03-10-2015 | 11:53

Ecco cos'era Rimini per Tondelli

“Voglio che Rimini sia come Hollywood, come Nashville, un luogo del mio immaginario, dove i sogni si buttano a mare, la gente si uccide con le pasticche, ama, trionfa o crepa. Voglio una palude bollente di anime che vanno in vacanza solo per schiattare e si stravolgono al sole e in questa palude i miei eroi che vogliono emergere, vogliono essere qualcuno, vogliono il successo, la ricchezza, la notorietà, la fama, la gloria, il potere, il sesso. È Rimini è l’Italia del ‘sei dentro o sei fuori’ …” . Scriveva Pier Vittorio Tondelli 30 anni fa.

28-08-2015 | 16:24

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