Letteratura

Romantico, irrazionale Salvador

Orologi sciolti, elefanti su trampoli filiformi, sagome oblunghe, riferimenti sacri, mitologici, esoterici. L’universo invertebrato di Salvador Dalì ha certamente connessioni psicanalitiche. Però può risultare più interessante esplorarne i riferimenti letterari, che inevitabilmente ci portano a riscoprire l’ombrosa figura di Isidore Ducasse, ai più noto come conte di Lautréamont.

20-12-2016 | 12:54

Trevor, la scrittura come story-telling

Autore prolifico e pluripremiato William Trevor, scomparso alcuni giorni fa, rappresenta una delle voci più significative della letteratura irlandese contemporanea. Non amava definirsi “scrittore” e preferiva descriversi come “story-teller”, un narratore di storie. E James Joyce sembrava essere una presenza costante nei suoi scritti.

26-11-2016 | 10:11

A proposito di Nabokov

Parlare di Lolita è sempre pericoloso, sotto tanti punti di vista: si rischia di dire le solite banalità, di incorrere nei tradizionali clichés, fino a trasformare un capolavoro in un ammasso di interpretazioni idiote. Proprio per questo motivo fu Nabokov stesso che si sentì quasi in dovere di fare chiarezza sulla sua opera, massacrando con amabile ironia tutti i suoi pseudo-carnefici.

06-11-2016 | 17:38

La Brexit e Joyce: cos'è una nazione?

Da oggi 24 giugno 2016, il Regno Unito non è più in Europa. La Gran Bretagna rischia forse di diventare più “grande”, o di perdere del tutto la qualifica stessa di “grande”. Come ha affermato il lucidissimo Professor Michael Dougan (Università di Liverpool), pretendere di capire cosa succederà ora è pura illusione. E su questo James Joyce ci aveva già detto qualcosa.

24-06-2016 | 14:48

Alla morte bisogna arrivarci vivi

"L'altra mammella delle vacche amiche" (Marsilio) è il titolo dell'ultimo libro di Aldo Busi. Un libro da leggere per tanti motivi. Primo perché Busi è uno dei più grandi scrittori viventi. Secondo perché viviamo nella società dell’immagine, e, come scrive lui, “una civiltà costruita sull’immagine che soppianta la parola scritta o è una civiltà interrotta o una estinta”. Terzo perché la qualità di questa scrittura ha pochi eguali nel mondo.

27-12-2015 | 16:40

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