Federico Sabatini

I labirinti della letteratura
Federico Sabatini
Opere d'arte sconfinate e caleidoscopiche che contengono altre opere e altre storie. Partendo da Joyce e dalle sue infinite citazioni e riscritture, Federico Sabatini ci accompagna in un viaggio letterario che non prevede margini e che si dirama in un'avvincente multi-direzionalità di tempi e spazi.

I musei della letteratura

Alla luce di alcuni musei contemporanei particolarmente innovativi – musei d’arte, ma anche di storia o di culture o di scienze – ci sono anche quelli dedicati alla letteratura. Perché “Nei musei fatti con passione e ben organizzati, a confortarci non è la vista degli oggetti che amiamo, ma questa eternità di cui facciamo esperienza visitandoli”.

28-02-2021 | 23:06

L'importanza di chiamarsi Ernesto

Palermitano trapiantano a Londra, Ernesto Tomasini vanta una carriera internazionale che si muove attraverso canali e generi diversi, abbracciando, oltre alla musica, le arti visive, la letteratura e il cinema, e riuscendo a creare un virtuoso e vorticoso mélange di armonie e inusuali contrasti. Federico Sabatini lo ha intervistato.

18-02-2018 | 15:45

Cosa pensava Virginia Woolf di Joyce?

Spesso accostati per la simile ricerca in ambito letterario e per le tematiche di vita interiore affrontate, James Joyce e Virginia Woolf sono anche spesso visti come “antagonisti” e considerati estremamente diversi nonostante le evidenti somiglianze. I coniugi Woolf sono stati stigmatizzati per non aver pubblicato Ulisse (lettura di “difficoltà invalicabile”) e Virginia scrisse spesso commenti molto negativi su Joyce, definendolo, tra l’altro, un “nauseabondo studente universitario che si gratta i brufoli”. Tuttavia...

16-12-2017 | 17:43

Fellini e Joyce. Realismo e visionarietà

Alberto Moravia vedeva nel protagonista di 8 e ½ di Federico Fellini delle analogie con il protagonista dell'Ulisse di James Joyce. Il regista rispose di non aver mai letto niente dello scrittore irlandese. Però l’interesse per la memoria, per l’infanzia che irrompe nei momenti più intensi ed “epifanici” del presente, l’ossessione per la religione e la religiosità, l’uso della satira grottesca sono solo alcune delle similitudini tra i due geni. E poi nel manoscritto originale di Toby Dammit...

29-11-2014 | 16:06

David Lynch, Twin Peaks e Franz Kafka

Nella terza serie di Twin Peaks vediamo Gordon Cole, interpretato da David Lynch stesso, nel suo ufficio. Lì troviamo un grande ritratto di Franz Kafka, che viene inquadrato più volte e in maniera decisamente esplicita. Un riferimento intertestuale che sembra andare al di là del mero vezzo della citazione estetica. Perché forse è proprio Franz Kafka una delle chiavi più significative per esplorare al meglio gli anfratti della cosiddetta “lynchland”, l’universo estetico e stilistico del regista e le sue continue trasformazioni.

27-05-2017 | 00:41

Trevor, la scrittura come story-telling

Autore prolifico e pluripremiato William Trevor, scomparso alcuni giorni fa, rappresenta una delle voci più significative della letteratura irlandese contemporanea. Non amava definirsi “scrittore” e preferiva descriversi come “story-teller”, un narratore di storie. E James Joyce sembrava essere una presenza costante nei suoi scritti.

26-11-2016 | 10:11

La Brexit e Joyce: cos'è una nazione?

Da oggi 24 giugno 2016, il Regno Unito non è più in Europa. La Gran Bretagna rischia forse di diventare più “grande”, o di perdere del tutto la qualifica stessa di “grande”. Come ha affermato il lucidissimo Professor Michael Dougan (Università di Liverpool), pretendere di capire cosa succederà ora è pura illusione. E su questo James Joyce ci aveva già detto qualcosa.

24-06-2016 | 14:48

Doctorow, la lunga marcia del soldato

Alcuni giorni fa se ne è andato uno dei più importanti scrittori del XX e XXI secolo: Edgar Lawrence Doctorow. In occasione della sua morte, il New York Times lo ha definito un “letterario viaggiatore nel tempo che ha mescolato il passato nella fiction”. Ci piace ricordarlo rendendo omaggio al suo romanzo "La marcia", un testo in cui il confine tra romanzo storico e, appunto, l’immaginazione è labilissimo e a volte sorprendentemente sfumato.

24-07-2015 | 10:25

Bjork e Cummings. Il corpo è una voce

E.E. Cummings, uno dei maggiori poeti americani del ventesimo secolo, è ricordato soprattutto per l’uso sperimentale della sintassi, l’arbitrarietà tipografica con cui sceglieva le lettere maiuscole e minuscole e i frequenti e spiazzanti enjambement “visivi” dei suoi versi. Caratteri unici che hanno ispirato tanti musicisti. Bjork compresa.

17-03-2015 | 15:37

La scrittura emerge dalla vita

Doris Lessing è sempre stata definita, anche nella motivazione del Nobel assegnatole nel 2007, una scrittrice femminista. Ma la grande autrice britannica era molto di più. Aveva dato voce "all'epica dell'esperienza femminile". A un anno dalla scomparsa riproponiamo il pezzo di Federico Sabatini pubblicato dopo la morte della scrittrice.

12-01-2014 | 22:35

Il senso del vuoto per Beckett

Molto è stato scritto sul tema del vuoto in Samuel Beckett. Il vuoto in senso fisico e matematico, il vuoto in senso esistenziale, il vuoto nel senso di mancanza di ispirazione o immaginazione, di strumenti comunicativi ed espressivi, il vuoto dei sentimenti, il vuoto dell’attesa e quello della morte. Ma il vuoto in Beckett è anche un vuoto caratterizzato da una specifica fisicità e spazialità, un vuoto che sembra potersi riempire. Insomma un "senso" del vuoto che ha ispirato molti. Anche gli artisti.

07-08-2014 | 01:36

Nadine che scriveva della vita

Vincitrice del Booker Prize nel 1974 e del Nobel nel 1991, Nadine Gordimer è stata una prolifica autrice di romanzi, racconti e saggi che hanno arricchito la vita e la letteratura mondiale per quasi cinquant’anni. A ridosso della sua scomparsa, ci piace renderle omaggio ricordando la sua memorabile Lectio Magistralis tenuta durante il conferimento del Premio Nobel e tradotta in molte lingue.

15-07-2014 | 12:38