Cappuccetto Rosso deve morire /16
Sedicesima puntata di "Cappuccetto Rosso deve morire": poche righe in cui il Commissario di chiede chi è Mario Antico?
Sedicesima puntata di "Cappuccetto Rosso deve morire": poche righe in cui il Commissario di chiede chi è Mario Antico?
Quindicesima puntata del poliziesco inedito di Antonio Romano. "L’ipotetico assassino poteva essere anche uno che si credeva perfettamente innocente. E che, per questo, non avrebbe mai lasciato trasparire i segni di una colpevolezza che non sentiva."
Quattordicesima puntata, inizia la seconda parte di "Cappuccetto Rosso deve morire", e il Commissario ha una sola domanda: come si diventa la vittima?
«Si calò il cappello bianco di paglia similpanama sugli occhi protetti dagli occhiali da sole e iniziò a goderne i raggi. “Perché Marco Lagri è diventato la vittima?”»
Maxi-puntata per la metà di luglio. Segreti e confessioni per il Commissario. «Nella penombra non si distinguevano bene le forme, ma a lui parse nettamente che la porta della stanza fosse semiaperta e i sigilli infranti. Si avvicinò e constatò che era proprio così: sigilli infranti e porta semiaperta. “Evidentemente” pensò “qui dentro c’era molto di più di quello che era sembrato"»
Il Commissario si voltò di scatto verso Maugeri, prese piano con gesti microchirurgici un mezzo sigaro dalla tasca, lo mise all’angolo della bocca e poi – con occhi sorridenti e un po’ beffardi, ma solo un po’ – spiccicò un «Certo». Il sorriso gli si piegò appena da un lato prima che ripetesse «Certo».
"Aprì velocemente i cassetti. Niente di niente. Infine aprì l’acqua come se si stesse lavando le mani, così da poter dare un’occhiata anche nel mucchio della roba sporca che andava spostando con la punta della scarpa e nel cestino. Tranne qualche coccio di terracotta fra i rifiuti, risultato probabilmente di un souvenir e di una disattenzione, non trovò nulla. Uscì dal bagno e salutò di nuovo".
"Indossava un costume rosso con una striscia laterale bianca, della Tribord. Leggeva un libro con aria concentrata, aggrottando le sopracciglia. L’atmosfera intorno all’acqua azzurra che odorava di cloro era gioviale,,,". Decima puntata del nostro romanzo epistolare.
"Faceva parte di quel ceto di professionisti che ormai non hanno più nulla da desiderare, sia a livello economico sia sul piano del riconoscimento sociale. Viveva come un manager di successo, con più case di proprietà e due segretarie". Questo e altro nella nona puntata di "Cappuccetto Rosso deve morire".
Ancora suspense col poliziesco anglo-mediterraneo dei Fiori del Male scritto da Antonio Romano. Oggi l'ottava puntata. "I bambini iniziavano ad ammutolirsi, una parvenza di ordine da dopopranzo estivo iniziava a diffondersi...".
Settima puntata tutta da scoprire di "Cappuccetto Rosso deve morire", il feuilleton dei Fiori del Male. "Avevano l’alto tasso di coesione di coloro che desiderano ardentemente piazzarsi secondi."
Sesta puntata del romanzo d'appendice dei Fiori del male. "Renato Seppi era un avvocato che, andato in pensione, non si era rassegnato a starsene a casa a scrivere articoletti...".
La quinta puntata del poliziesco a puntate di Antonio Romano. "Camminando lentamente, come per far affondare più comodamente i piedi nelle scarpe morbide estive, cercava di recepire quanto più possibile di quell’ambiente, che ormai – con una certa vezzosità – chiamava “luogo del delitto”.
Quarta puntata del poliziesco inedito di Antonio Romano. "Il Commissario non amava essere disturbato quando mangiava perché era allora che pensare gli veniva meglio. Amava mangiare e pensare, non chiacchierare. Tantomeno con uno sconosciuto."
Terza puntata del romanzo poliziesco inedito scritto da Antonio Romano. "Questi adepti sono persone d’infinita tristezza: parodie di esseri umani prive di ogni senso della realtà".
Seconda puntata del romanzo poliziesco inedito scritto da Antonio Romano. "La prima impressione che ricavò dal colpo d’occhio fu di disordine. Non solo un disordine degli oggetti, ma anche un disordine di idee, come se tutto il subbuglio fosse fuori luogo o almeno fosse fuori luogo un elemento solo di quel subbuglio".
"Cappuccetto Rosso deve morire" è il romanzo d'appendice scritto da Antonio Romano per il nostro sito. Un "feuilleton" poliziesco che proporremo a puntate ogni domenica. Questa è la prima puntata, con tanto di presentazione dei personaggi. "La donna di servizio entrò nella stanza e vide il corpo riverso sul pavimento immerso nel sangue...".
Il conversatore sta passeggiando per una delle vie più carinelle del centro. Sta pensando che Lolita e Tadzio hanno qualcosa in comune quando, all'improvviso, un cappello gli cade in testa. Un cappellino da gelataio. Guarda in alto e vede che sul tetto del palazzo alle sue spalle c’è un gelataio in piedi sul cornicione...
Il conversatore sa che i fantasmi sono uno scherzo della memoria: in una casa il cui abitante é morto da poco si sente ogni genere di scricchiolio e cigolio. Ma é solo un effetto della memoria, perché i normali rumori, prima attribuibili a qualcuno, ora sono altrettanti fantasmi che aleggiano nella nebbia dell’automatismo.
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