La ribellione dei giovani spiegata a E.T.
Questi sparano, non fanno lotte coi cuscini. Puntano la pistola (sia pur di plastica; ma domani, chissà?) alla tempia del professore. O una bella mattina invece si alzano, fanno la doccia, s’addobbano da giustiziere nazi, vanno a scuola con il kalashnikov e distruggono il numero maggiore possibile di compagni e poi distruggono se stessi. O sterminano la famiglia con armi più che improprie, che so, un bloccasterzo, una pentola a pressione. O picchiano e torturano i compagni più fragili e poi mettono il video dell’impresa in rete. O si sollevano nei ghetti e bruciano il numero maggiore di macchine possibili, saccheggiano i negozi d’elettronica e fuggon nella notte con un lettore di dvd in testa e due portatili in mano. O violentano in gruppo ragazzine in età appena post-puberale e poi diffondono il video tra i compagni. O tirano i sassi dai cavalcavia. O si drogano e fanno tutto il resto al contempo.
Se un extragalattico, in grado di leggere e capire varie lingue europee, atterrasse oggi su questo sventurato pianeta e facesse una rapida rassegna di giornali e notiziari tv, si convincerebbe che le nostra società hanno due ordini di nemici: i musulmani, in particolare arabi, e i nostri stessi figli, i nostri alieni. Vedrebbe anche che, come nel caso dei musulmani, in particolare arabi, un’intera batteria di proposte repressive di punizione o prevenzione viene di continuo avanzata da governi dell’opimo Occidente – ma dov’è mai questo Paese? – sia di destra sia di sinistra. Abbassare l’età della responsabilità giuridica, da 18 a 16; abbassare l’età della carcerazione, da 16, a 14, a 12, e perché no, a 8; i poliziotti a scuola, e perché no, l’esercito. Legioni di piscologi e psichiatri si mobilitano a identificare sindromi di nuovo conio: ipercinesia, dislessia, disturbi dell’attenzione – che giustifichino l’uso massiccio di psicofarmaci che rincoglioniscano a dovere questi minacciosi frugoli.
Il nostro extragalattico lo si spera dotato di senso dell’umorismo quando si giunga al capitolo delle diagnosi e delle cure proposte. Il neo-teo-con dirà che non c’è più religione e che questa, un tempo, imposta con un saggio uso del bastone, li rendeva timorati di dio, dei genitori e delle autorità costituite. Il neoumanista lamenterà l’influsso malefico della televisione, dei videogiochi, dei giochi di ruolo, del cinema violento, della pornografia, e proporrà che leggano Tolstoij o si dedichino al violoncello. Il cattolico di sempre la butterà sul sesso: torniamo alla santa repressione sessuale. Il nostro extragalattico non troverà però uno straccio, un timido tentativo di interpretazione sociale, di analisi dei conflitti di danaro e di potere tra le generazioni, di seria critica della cultura. Nessuno, così gli sembrerà, che tenti di capire se per caso i nostri figli non vivano oggi un’oppressione e uno spossessamento del futuro più tragici di quanto sia mai stato per i ragazzi e le ragazze adolescenti.
Col suo distacco siderale – e purché conosca la mitologia – giungerà alla conclusione che nella società di Saturno i ragazzi, criminalmente, maleficamente, disordinatamente, si ribellano di fronte all’eventualità di essere mangiati crudi.