Il vino e l'Austria che non ti aspetti

Il Tirolo austriaco è una terra di grande suggestione: una natura incontaminata, il respiro dei boschi che punteggiano le colline di un verde acceso, le morbide pianure che degradano verso piccoli paesi, gruppi di case sparse tra i prati. Ovunque regna l’ordine, la geometria come misura e disposizione del paesaggio: le strade e le abitazioni, il caldo del legno, il bianco dei muri che riflettono la trasparente lucentezza di certi cieli tersi settembrini.

Qui si produce vino e non solo qui, ma da qui siamo partiti in un viaggio di fine estate, cercando e scoprendo.

Sono circa 20.000 i viticoltori austriaci (ma solo 6.000 vendono il loro vino imbottigliato), 45.000 gli ettari di superficie vitata, il 70% dei quali sono coltivati a vitigni a bacca bianca, dove la fa da padrone il Grüner Veltliner (36% sul totale), seguito da Zweigelt, Blaufränkisch e Riesling. Le principali aree produttive sono 4.

Wagram, un tempo conosciuta con il nome di Donauland, a nord del Danubio si estende per 30 chilometri, fino al confine con il Kamptal. In tempi preistorici questa zona era un mare, per questo il sottosuolo, formato da profondi strati di loess, è ricco di sedimenti minerali e fossili. Oggi la combinazione di terreno e microclima, notti fredde e giornate calde e soleggiate, costituisce il terroir ideale per la coltivazione del Grüner Veltliner. I vini provenienti dal Wagram rivelano freschezza, speziatura e una grande eleganza. La regione del

Kamptal, invece, prende il nome dal fiume Kamp. Il sottosuolo ha grande varietà geologica: è formato da loess, ghiaia, roccia ed elementi vulcanici. Il paesaggio è caratterizzato dai ripidi pendii, talmente scoscesi da non permettere appiglio agli strati di loess. Qui, in un’ideale esposizione a sud, crescono le viti di Riesling, che generano vini potenti, minerali e con grande potenziale di invecchiamento. Scendendo verso sud, in direzione del Danubio, si assiste a un cambiamento sostanziale nella struttura del terreno: le terrazze, qui più dolci ed estese, sono caratterizzate dalla presenza di loess e terriccio, garantendo condizioni migliori per la coltivazione dell’uva Grüner Veltliner, dalla quale si ricavano vini di grande corpo. La fine aromaticità e la vibrante acidità che le uve sviluppano, sono dovute soprattutto all’ideale combinazione di giornate calde e notti fredde.

Il Neusiedlersee-Hügelland si estende sulla sponda occidentale del lago Neusiedl e ha come centro la città di Rust. I circa 3500 ettari di vigneti sono coltivati soprattutto a Pinot bianco, Chardonnay e Blaufränkisch. I vigneti crescono sui pendii dei monti Leitha: sono caratterizzati da sottosuolo ricco di roccia granitica, gesso e calce che donano ai vini grandissima mineralità. Infine, Wachau, una delle regioni vinicole dai confini meglio definiti d’Europa: 33 chilometri di vigneti che si estendono lungo le rive del Danubio tra Melk e Krems. I circa 1350 ettari di vigneti, divisi tra quasi 650 produttori, sono coltivati quasi esclusivamente a Grüner Veltliner e Riesling. Le parcelle migliori si trovano sulla riva sinistra del Danubio, su terrazze a secco che arrivano anche a 450 metri di altitudine. Il clima del luogo è una variabile di fondamentale importanza nella crescita della vite. Le propaggini del clima pannonico, proveniente dalla steppa ungherese, giungono da est con venti caldi che si mescolano alle correnti moderate del clima atlantico provenienti da ovest.

Weingut Bernhard Ott, Grüner Veltliner Fass 4 2014

Fresco, screziato, profumi di fiori bianchi, ortica, timo limonato, preludono a una bella polpa di pesca bianca. Aperitivo elegante e raffinato.

Weingut Schloss Gobelsburg, Riesling Urgestein 2014

Piccoli toni d’idrocarburo, fiori essiccati al sole, intensità della frutta tropicale, cedro in finale. Come il sole di una Tarda Estate stifteriana.

Weingut Pichler Rudi, Grüner Veltliner Wösendorfer Kollmütz Smaragd 2012

Ovvero sull’eleganza di montagna: tocchi verdi, accenti puri, luminosità e freschezza, calore e avvolgenza, nei richiami all’albicocca.

 

 

27-09-2016 | 15:31