Il vino che nasce nel convento
Alto Adige, Bolzano, il silenzio sul far della sera. Lampi di azzurro tardo primaverile macchiano il nero del cielo dopo una giornata di sole terso; i muri bianchi, alti e austeri del monastero nella piazza di Gries circondano le vigne che si vedono a malapena nell'oscurità. Il convento benedettino è opificio di preghiera e di lavoro. Qui si produce il miglior Lagrein Dunkel d'Italia e qui si fanno altri vini di assoluta qualità. Ma, certo, quest’attività commerciale è marginale alle vicende del convento: la clausura, la preghiera, i salmi alle 18 e 30, prima della Santa Messa. La storia che lentamente si perpetua nella pietra della casa del Signore. Il monastero è un mondo chiuso dentro a un altro mondo che fa rumore, è luogo di vita e tranquillità, di lavoro. Ma andiamo con ordine, come ordinate sono le vicende di questo convento.
Il conte Arnold di Morith e Greifenstein con sua moglie Mathilde di Wittelsbachvalley nel 1165 fondano un convento in località Au (prato paludoso), situato alcuni chilometri a sud rispetto all'attuale, che viene affidato ai monaci agostiniani di Novacella e Neuburg. Situato alla confluenza del fiume Isarco col torrente Talvera, il convento viene spesso danneggiato dalle piene dei fiumi; nel 1406 è devastato a tal punto da diventare inagibile. È così che l'allora signore del Tirolo, l'Arciduca Leopoldo, nel 1407, dona agli agostiniani rimasti senza dimora il castello di Gries. Gli agostiniani qui rimangono fino al 1807.
Corrono parallele le vicende del convento benedettino di Muri in Svizzera, nel cantone di Aargau. Fondato nel 1027, vive la sua storia fino al 1840. Nel 1841 i monaci devono abbandonare il convento di Muri in conseguenza della soppressione dei conventi in Svizzera. Trovano nel 1845 una nuova dimora proprio nel convento di Gries. La storia della cantina e della viticoltura presso il monastero ha radici profonde: sia gli agostiniani che i benedettini si prendono cura dei vigneti e delle uve, cercando di realizzare vini di qualità. Sono attestati fiorenti commerci di Lagrein Rosato, Santa Maddalena e di Lago di Caldaro a partire dai primi anni del 1900.
Oggi la cantina del convento è un punto di riferimento per gli amanti del Lagrein Dunkel e per le altre varietà tipiche dell'Alto Adige. Dal 1988 è Christian Werth l’enologo della cantina Muri-Gries. Incredibile luogo, il convento: da qui, guardando il cielo, ancora il silenzio si sente vibrare. Le torri e le colonne dell'abbazia si stagliano potenti, la regola di San Benedetto plasma lo spirito: la chiesa, la biblioteca ma anche i vigneti e la cantina, per volere di Dio; l'uomo, la storia, la vita che si perpetua e i doni della terra. Sono lontani il rumore e le consuetudini delle città. È lontano il mercanteggiare dei commercianti, il buio avvolge i contorni delle terre, la luna si alza e splende la bellezza della sera, contornata di stelle. Il mistero ti tende la mano. Sono mani di uomo.
Lagrein Dunkel Riserva, Abtei Muri 2001
Veste rosso porpora (ricorda i paramenti sacri della Chiesa) molto intensa, dai tenui e fiammanti riflessi arancio. Al naso è ricco nei richiami alla frutta rossa matura, alle spezie al cuoio, alla pelle in concia. Palato in perfetta armonia tra potenza, forza espressiva, molta materia ed eleganza, legata a doppio filo al fruttato evoluto e alle note speziate.
Lagrein Dunkel Riserva, Abtei Muri 2004
Di complessità, ricchezza e armonia, nei richiami al fieno appena raccolto e messo ad essiccare nel maso. Di volume e corpo.
Lagrein Dunkel Riserva, Abtei Muri 2011
La seta e il velluto, in un unico tessuto. Avvolgente e screziato. Generoso e caldo.