Jane Austen è una delle scrittrici inglesi più conosciute a mondo. Spesso considerata un'autrice "romantica" per signorine svenevoli in cerca di marito, era invece una donna di rara intelligenza e di grande ironia. Parola di Virginia Woolf.
Come fuggire dall'amico (adulto) che vi vuole coinvolgere in quei giochi di ruolo in costume? Come fare per evitare, magari di martedì sera, di dovervi vestire da Ken il Guerriero? Semplice, stordirlo con il gioco di ruolo per antonomasia: la letteratura. Magari invocando Babbo Natale...
Come non diventare scrittori: dodicesima puntata. "Ma se voglio diventare scrittore devo anche leggere molti libri?". Sembrerà strano ma questa domanda è stata fatta...
"L'animale morente" (Einaudi) di Philip Roth è un romanzo sull'amore e sulla morte. Un maturo professore universitario si innamora di una sua studentessa. Ma quando i due sembrano essere felici...
Come non diventare scrittori: undicesima puntata. "Io non leggo romanzi, sono troppo impegnato a scrivere!". Bene, il tuo romanzo sarà sicuramente pubblicato. A pagamento.
Un cane con un osso in bocca arriva al fiume. Si specchia e crede di vedere un altro cane. E poi succede l'inevitabile. Sia in Camerun, sia in Grecia. Favole con una morale sulla golosità.
Come non diventare scrittori: decima puntata. "Gli editori pensano solo al profitto, non alla vera letteratura. Per questo non sono compreso!". Di solito chi ragiona così ha un manoscritto pronto per la raccolta differenziata.
Come non diventare scrittori: nona puntata. "Io scrivo quello che mi viene, perché l'ispirazione è tutto. Lo scrittore è un artista!". Sì, certo, andate avanti così. Poi nelle case editrici saranno risate.
Come difendersi dall'amico perennemente a dieta? Che controlla ogni caloria di ogni singolo boccone che ingurgitate? Leggendogli un libro molto importante, "Massa e potere" di Elias Canetti. Un libro che ci aiuta a capire la forza attrattiva delle masse. Che sono il contrario del vuoto.
"Notre-Dame-des-Fleurs" è il primo romanzo del visionario e anticonformista Jean Genet. Scritto durante il suo soggiorno in prigione, lo spazio e il tempo diventano un costante motivo di riflessione. E, come sosteneva il filosofo Gaston Bachelard, un modo per ricreare le immagini e trascendere la realtà esterna.