I Fiori del Male compie due anni
Oggi il nostro sito compie 2 anni. Alla mezzanotte di ieri i dati ci dicono questo: 209.016 lettori unici con quasi 1 milione di pagine viste (843.479). Che dire? Grazie a tutti voi cari lettori.
Oggi il nostro sito compie 2 anni. Alla mezzanotte di ieri i dati ci dicono questo: 209.016 lettori unici con quasi 1 milione di pagine viste (843.479). Che dire? Grazie a tutti voi cari lettori.
Oggi il grande regista avrebbe compiuto 100 anni. Paolo Villaggio lo ricorda a modo suo. Raccontando le cene a casa di Ugo Tognazzi insieme a Vittorio Gassman, Adolfo Cieli, Luciano Salce e altri mostri sacri del cinema italiano. Tognazzi era un cuoco che amava sperimentare. E che teneva molto al giudizio dei suoi ospiti. Monicelli, anche in questo caso, era il più risoluto.
“E tu caro il mio gatto avrai la compiacenza verso le dodici di fare una corsa alla posta, così ti calerà un po’ quel ventraccio. (…) Fà preparare una buona cena, un buon fuoco, un buon letto. (…) Guarda che non abbia da bestemmiare perché divento col crescer degli anni sempre più furente. Una volta o l’altra già t’ammazzo”. Il mondo, il suo mondo di uomo, piccolo o grande, è anche specchiato in queste parole. Ma chi è che scrive?
Crediamo in fiducia che Carlo Tavecchio non sia razzista – nonostante l’accoppiata banana-pedigree uguale scimmia, o insomma animale – ma ci chiediamo cosa sarebbe accaduto in qualsiasi altro Paese, e non solo tra quelli a democrazia compiuta, dopo queste parole? Facile, sarebbe stato accompagnato alla porta dalla federazione con un “grazie, le faremo sapere”. Invece in Italia no, anzi. Ecco 10 motivi per i quali non dovrebbe fare il presidente della calcio italiano.
Intervista a Salvatore Settis sul paesaggio italiano. Da lui definito "il grande malato d'Italia". E la cui salvezza dipende da noi.
Normalmente non trattiamo la cronaca politica. Ma l'unica risposta data dal Sindaco di Parma Federico Pizzarotti all'attacco subìto dal guru del Movimento 5 Stelle Gianroberto Casaleggio, oltre ad essere una piccola esclusiva, è anche un breve saggio di antropologia politica contemporanea. Estratto dalla puntata del programma "Agorà" (Tv Parma).
Ultima parte dello scritto sugli alberi. La più celebre tra le Metamorfosi vegetali è quella che fece di Dafne il lauro di Apollo, l’arbusto sacro. Molto celebre è anche quella di Ciparisso che diventa, appunto, un cipresso. Un significato che ci viene restituito, molti secoli dopo, anche da un sonetto di Mallarmé.
Tra i rami di un albero di svolge la storia di un canto medioevale. Un frassino descritto come il più grande e migliore degli alberi. Con i rami che si estendono al di sopra di tutti i mondi. E che ricorda molto la Passione di Cristo.
A parte le colluttazioni, che sono prerogativa negativa solo nostra e dei paesi in via di sviluppo democratico, il dibattito parlamentare è molto acceso ovunque. Anche nel Regno Unito, dove i parlamentari perdono spesso il proverbiale aplomb. E nessuno si indigna o strumentalizza.
Il 16 novembre il premio Nobel José Saramago avrebbe compiuto novantun’anni. L’autore di Cecità e del Vangelo secondo Gesù era considerato un uomo “attento a cogliere i grandi cambiamenti del mondo”, a valutarne i mutamenti epocali. Qui di seguito riportiamo un’intervista del 2002. Ancora molto attuale.
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